Insieme siamo più forti: reti, smart grid e comunità energetica

Nuove forme di produzione e di distribuzione energetica ridefiniscono la rete elettrica

Il concetto di rete indica un insieme di entità collegate tra loro, che possono scambiare tra loro elementi materiali o immateriali proprio in virtù di queste connessioni.

La società in cui viviamo oggi si è sviluppata, socialmente e tecnologicamente, proprio grazie ad una serie di reti, che hanno permesso di diffondere risorse e conoscenze, e di creare comunità i cui membri possono sostenersi a vicenda anche a distanza.

Pensiamo alla rete con la ‘r’ maiuscola, internet: collegando tra loro diversi computer (che diventano nodi della rete) è possibile condividere file o hardware, comunicare, scambiare e cercare informazioni; questo ha permesso grandi avanzamenti tecnologici, mettendo facilmente in contatto menti brillanti altrimenti separate da migliaia di chilometri, e ha fondato quella che oggi viene definita società dell’informazione.

Ancora prima di internet, un’altra rete ha impattato significativamente sulla nostra vita: la rete elettrica. Fra tutte le infrastrutture che permettono il rifornimento di risorse, quella dell’elettricità ha maggiormente rivoluzionato la vita delle persone, portando la luce anche nelle notti più buie e spianando la strada a tutta una serie di strumenti e di comodità che ormai sono imprescindibili nella nostra società e cultura.

Nella sua definizione tradizionale, la rete elettrica segue un flusso che va dal produttore al consumatore, partendo dagli impianti di produzione (a carbone, nucleari o idroelettrici) ad alta tensione, per poi passare attraverso cabine di trasformazione che abbassano la tensione e permettono la distribuzione della corrente ai diversi utenti.

L’aumento dei nodi nella rete elettrica permette una distribuzione capillare ed efficace su tutto il territorio, ma con i collegamenti che funzionano esclusivamente in una direzione.

Ciò non succede su internet: pur avendo nodi con maggiore rilevanza (esempio: server), ognuno può dare il proprio contributo all’accrescimento dello scambio di informazioni, rendendo gli utenti non solo ‘consumatori’ di dati, ma anche ‘produttori’ di nuovi contenuti, creando maggiore valore man mano che si aggiungono nodi e collegamenti.

È possibile creare questo tipo di valore anche sulla rete elettrica?

Negli ultimi 10 anni si è sviluppato il concetto di smart grid, che permette un movimento bidirezionale non solo dei flussi di energia, ma anche di informazioni: i nodi acquisiscono maggiore valore, fornendo dati preziosi sul passaggio di energia locale, che vengono sommati per avere un quadro più ampio dell’alimentazione su un territorio, in modo da poter ottimizzare ed efficientare la distribuzione elettrica, e di gestire situazioni di criticità con maggiore prontezza.

comunità energetica con accumulo fotovoltaico

Ma si parlava di un flusso bidirezionale anche in termini di energia: con una diffusione sempre più rilevante di impianti fotovoltaici domestici, si sta affermando la figura del prosumer energetico, che produce autonomamente la propria elettricità e la consuma direttamente. Tuttavia, se la produzione eccede il consumo, con un sistema bidirezionale è possibile immettere questa energia generata da fonti rinnovabili all’interno della rete elettrica.

Il concetto di prosumer e la rivoluzione della rete elettrica in termini di smart grid sono le fondamenta per la sonnenCommunity tedesca, che è a sua volta una rete che collega tutti coloro che hanno installato un sistema d’accumulo sonnen. I sistemi di energy management intelligenti della sonnenBatterie permettono infatti di interagire con la rete elettrica con due grandi vantaggi:

  1. Se un membro della sonnenCommunity ha necessità di energia elettrica che non riesce a soddisfare autonomamente, altri lo sosterranno fornendo il loro surplus energetico; aiutandosi a vicenda, tutti possono raggiungere la totale indipendenza energetica dal gestore energetico tradizionale
  2. Le energie rinnovabili sono per loro natura non programmabili: la loro produzione non è lineare, ma dipende da fattori non controllabili (ore di sole, intensità del vento) che possono generare picchi di tensione che una rete energetica non può sopportare. Un sistema smart grid con impianti di accumulo fotovoltaico intelligenti può accogliere temporaneamente il surplus energetico alleggerendo il carico della rete: ciò significa aumentarne la capacità senza dover investire in infrastrutture

In un sistema di questo genere, un maggior numero di nodi e di collegamenti aumenta il valore della rete: più persone scelgono di entrare a far parte della sonnenCommunity, più energia rinnovabile potrà essere prodotta e condivisa, con un vantaggio economico per i membri della comunità energetica e contribuendo al benessere del pianeta.

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