Novità per l’accumulo fotovoltaico in condominio

Il fotovoltaico residenziale sta prendendo sempre più piede in Italia, contribuendo in maniera significativa a generare energia pulita e a rendere i cittadini più indipendenti dai fornitori elettrici tradizionali.

Abbiamo già constatato come i condomini accolgano una percentuale significativa della popolazione italiana, per le precisione il 60% suddiviso su 63mila edifici: questi circa 35 milioni di italiani possono decidere di installare un impianto fotovoltaico per alimentare le zone comuni del palazzo oppure, in alcuni casi, possono disporre di una porzione del lastricato solare per l’installazione dei propri pannelli fotovoltaici.

Negli ultimi mesi, sul tema del fotovoltaico in condominio ci sono stati dei nuovi sviluppi: l’associazione Energy@Home sta esplorando come creare una piccola comunità energetica all’interno di un palazzo, cercando di aprire la strada a un prosumer condominiale che sfrutta appieno le potenzialità del fotovoltaico.

Ma cos’è una comunità energetica? Una comunità energetica è un modello di approvvigionamento, distribuzione e consumo dell’energia autoprodotta dai membri che vi hanno aderito; si basa su una gestione flessibile della domanda di elettricità che può essere soddisfatta mettendo in condivisione la capacità produttiva dei pannelli fotovoltaici: se un utente ha disponibilità di energia superiore ai suoi bisogni mentre un altro non è stato in grado di coprire il proprio fabbisogno energetico con il suo impianto, il primo potrà condividere con il secondo il surplus, così che entrambi siano in grado di sostenere la propria domanda energetica.

Questo modello risulta ancora più efficiente impiegando sistemi di accumulo fotovoltaico, ovvero sistemi dotati di apposite batterie e software di energy management che permettono di immagazzinare l’energia prodotta dai pannelli quando essa eccede il consumo elettrico richiesto dall’abitazione: questo surplus viene così conservato fino al momento del bisogno, dell’utente stesso o di un altro membro della comunità energetica.

Il quadro normativo dell’Italia al momento non prevede questo modello energetico, mentre altrove, come ad esempio in Germania, è già realtà; tuttavia, l’Unione Europea si è mossa per creare una definizione condivisa di prosumer e di comunità energetica: questa nuova direttiva europea (2018/2001 RED II) dovrà essere recepita dall’Italia entro giugno 2021 dando il via a una nuova era per l’energia nel nostro Paese, che nei prossimi anni dovrà quintuplicare il numero di impianti fotovoltaici per raggiungere i traguardi ecologici imposti dall’UE.

Energy@Home evidenzia come i condomini potrebbero essere proprio la soluzione giusta non solo per tenere fede agli impegni ambientali presi, ma per ottenere un risparmio economico di almeno 1,4 miliardi di euro. Il nodo chiave della questione è slegare la produzione energetica condominiale dall’obbligo di utilizzarla per le parti comuni dell’edificio: se si cambia questo aspetto normativo, si potrà utilizzare l’intero lastricato solare per tutti i condomini, distribuendo l’energia prodotta a seconda del fabbisogno degli utenti e permettendo loro di risparmiare almeno il 20% sui propri consumi.

In uno scenario energetico in continua evoluzione, è importante rivolgersi a figure sul mercato di comprovata professionalità e fiducia: sonnen vi offre oggi l’energia del futuro.

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