La guida su come leggere la bolletta elettrica

La lettura della bolletta elettrica è più complessa di quanto non sembri: voci come ‘oneri di sistema’ non sono certo di uso comune e ciò rende difficile capire perché si sta spendendo una determinata cifra.

Fortunatamente ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, ha imposto a tutti i gestori un unico formato per presentare la bolletta agli utenti, permettendo di definire delle linee guida che la rendano di più facile lettura e per aiutare i consumatori a prendere decisioni più oculate in materia di energia e imparare a risparmiare.

I dati di fornitura

  • Indirizzo del cliente;
  • Numero cliente: è una sequenza di numeri associata al contatore (chiamato anche numero utenza o codice cliente);
  • POD: è una sequenza alfanumerica di 14/15 caratteri che indica univocamente l’utenza;
  • Denominazione contratto: nome del piano tariffario stipulato;
  • Tipologia cliente: ad esempio, residenziale domestico;
  • Tensione fornitura: indica il voltaggio dell’elettricità fornita;
  • Potenza disponibile e livello massimo di potenza: la potenza disponibile rappresenta il limite massimo di potenza assorbibile dalla rete elettrica; se l’utente supera la potenza disponibile usando in contemporanea molti dispositivi, il contatore scatta e si verifica un’interruzione di corrente; il livello massimo di potenza è il valore massimo di potenza richiesto dall’utente nel corso del mese di riferimento e permette di capire le proprie necessità di consumo.

Il costo dell’energia

La prima parte della bolletta (che incide mediamente per il 40%-50%) è la spesa per l’energia, che comprende tutti i costi che il gestore sostiene per l’acquisto e la rivendita dell’elettricità al cliente finale:

  • Prezzo dell’energia (PE) – Materia prima energia: indica quanto costa all’utente l’energia elettrica che ha consumato, comprese eventuali perdite sulle reti; il tasso dipende dal piano tariffario sul mercato libero, mentre è fisso su quello tutelato, ma in entrambi i casi è soggetto alle variazioni del mercato;
  • Prezzo di commercializzazione e vendita (PCV): sono le spese di gestione del cliente da parte del fornitore;
  • Prezzo del dispacciamento (PD): sono le spese necessarie a stabilizzare la rete, ovvero a mantenere bilanciata la quantità di energia immessa con quella consumata;
  • Prezzo di perequazione dell’energia (PPE): voce esclusiva del regime tutelato, indica ulteriori spese sostenute dall’Acquirente Unico per la fornitura elettrica.

La spesa per il trasporto dell’energia e la gestione del contatore è una quota fissa stabilita su tutto il territorio nazionale dall’Autorità Garante, per coprire i costi necessari a trasmettere, distribuire e misurare l’energia sulla rete.

Tutti gli utenti finali devono pagare inoltre gli oneri generali di sistema per il sostegno delle energie rinnovabili e alla cogenerazione e per spese generali quali lo smantellamento delle centrali nucleari dismesse, il finanziamento di ricerca e sviluppo, ecc.

Infine, le forniture domestiche sono soggette a un’IVA del 10% sul costo totale della bolletta, a cui si aggiunge l’accisa sulla quantità di energia consumata.

Come si può osservare, molti di questi costi non dipendono dalle abitudini di consumo dell’utente, ma sono intrinsechi al sistema di gestione e di distribuzione dell’energia.

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