Il fotovoltaico al primo posto nei Green Job

Secondo il rapporto annuale di IRENA, la transizione energetica ha creato 11,5 milioni di posti di lavoro in tutto il mondo.

L’adozione di fonti di energia pulite e rinnovabili non rappresenta solo una soluzione a favore della tutela dell’ambiente e del nostro pianeta, ma anche un’opportunità per creare valore in modo trasversale in tutta la nostra società.

In particolare, la transizione energetica ha un forte impatto sull’economia globale.

L’Unione Europea all’inizio del 2020 ha avviato una serie di iniziative orientate verso la Green Economy e nel corso dell’anno ha ribadito l’importanza della tutela ambientale e delle energie pulite per promuovere la ripartenza economica dopo l’emergenza COVID.

Un’altra conferma dell’impatto economico della transizione energetica viene dal rapporto annuale di IRENA (International Renewable Energy Agency) sull’occupazione nel settore delle energie rinnovabili.

Secondo i dati raccolti dall’agenzia internazionale, nel 2019 i Green Job hanno dato lavoro a 11,5 milioni di persone in tutto il mondo, di cui il 38% solo in Cina; al secondo posto per occupazione troviamo l’Europa con l’11%, seguita a breve distanza dal Brasile.

Il tasso di occupazione varia molto non solo a livello geografico, ma anche se si prendono in considerazione i diversi tipi di fonti rinnovabili.

Il fotovoltaico conquista il gradino più alto del podio, dando lavoro a 3,8 milioni di persone, pari al 33% del totale: questo dato è sicuramente legato alla forte crescita che ha vissuto questo comparto nel corso del 2019, anno in cui è riuscito a raggiungere quote record nell’installazione di nuovi impianti e nella produzione dell’energia.

Il fotovoltaico ha quindi il duplice vantaggio di permettere ai cittadini di risparmiare sui costi energetici della propria casa e rispettare l’ambiente e, contemporaneamente, offrire un contributo in termini di posti di lavoro o introiti economici per l’economia e la società.

Il maggior datore di lavoro dopo il fotovoltaico è il comparto dei biocarburanti liquidi con 2,4 milioni di occupati, seguito dall’idroelettrico con 1,9 milioni; la parte restante è coperta da eolico (1,1 milioni) e solare termico (0,8 milioni).

I dati IRENA rivelano anche che i Green Job hanno un tasso di inclusività maggiore rispetto al comparto dei combustibili fossili: il 32% dei posti di lavoro verdi è infatti occupato da donne, contro il 21% di petrolio e carbone.

Il rapporto IRENA fornisce un’ulteriore conferma dell’importanza della transizione energetica e della diffusione delle energie rinnovabili per creare valore per tutta la società, abbracciando tanto le questioni ambientali quanto quelle economiche.

Attraverso la sua rete internazionale, anche sonnen contribuisce alla promozione del fotovoltaico e alla creazione di nuove opportunità di occupazione per il comparto green.

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