Come ridurre le emissioni riciclando pannelli e sistemi di accumulo fotovoltaici

La diffusione del fotovoltaico ha imposto l’adozione di sistemi e processi per smaltirne e riciclarne le componenti: vediamo le soluzioni adottate.

Il fotovoltaico è una tecnologia che si sta dimostrando sempre più cruciale per creare un modello energetico efficiente ed ecosostenibile, ma anche più accessibile e con prestazioni sempre migliori grazie alle costanti innovazioni tecnologiche del settore.

È però anche necessario intervenire sui processi legati alla produzione e allo smaltimento dei componenti del fotovoltaico, per garantire che questa tecnologia abbia a tutti gli effetti un impatto positivo sull’ambiente: in questo contesto, un tema di particolare rilievo è quello del riciclo.

Se infatti la crescente accessibilità del fotovoltaico ne ha favorito la diffusione anche a livello residenziale e privato, di pari passo sono aumentati i rifiuti derivanti dai pannelli a fine vita, che senza adeguate pratiche di riciclo, genererebbero emissioni per il loro smaltimento, attenuando i risultati ottenuti a livello ambientale durante il loro ciclo vitale.

L’Unione Europea ha quindi imposto sia limiti all’impiego di materie prime vergini, sia obblighi di riciclo dei pannelli fotovoltaici a fine vita.

Questa pratica permette di recuperare vetro, plastica, alluminio, silicio e rame fino al 98% del peso del modulo originale, impiegando un processo complesso che rimuove il collante (etilene vinil acetato) che tiene insieme le singole componenti.

Per rendere più efficiente il processo, l’Ente per le nuove tecnologie, l’energia e l’ambiente italiano ha brevettato una nuova tecnologia capace di rimuovere più facilmente il collante e di ridurre così il rischio di degrado dei materiali, gli sprechi di energia e le emissioni gassose nocive; i macchinari richiesti, inoltre, sono semplici e completamente automatizzati, permettendo così di processare più velocemente i rifiuti.

Pratiche virtuose di riciclo sono state implementate anche per gli accumulatori fotovoltaici, anch’essi sempre più diffusi perché permettono di rendere più efficiente l’impianto immagazzinando l’energia non immediatamente consumata per utilizzarla in un secondo momento.

Il Consorzio per la gestione dei rifiuti di pile e accumulatori (COBAT RIPA) offre ai suoi soci servizi e soluzioni per la raccolta, il trattamento e l’avvio al riciclo delle batterie esauste in conformità con le normative vigenti.

In questo modo i soci possono ridurre le emissioni in atmosfera legate allo smaltimento dei rifiuti e al trasporto di nuovi materiali, contribuendo così ulteriormente alla tutela dell’ambiente.

Con l’obiettivo di accrescere sempre di più la propria sostenibilità, sonnen è associata a COBAT RIPA: in questo modo le batterie presenti nei nostri sistemi di accumulo, che già per propria natura hanno un ciclo di vita di oltre 20 anni, possono essere smaltite nel modo corretto, riducendo le emissioni durante tutto il processo.

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